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I colori della sicurezza

Ben-Essere al Lavoro Colori della Sicurezza

Può un colore generare sicurezza o, al contrario, insicurezza e paura? La risposta è sì, anche se razionalmente può sembrare strano che i colori possano influenzare così profondamente le persone. Chi vende prodotti o idee sa che certi colori rendono più propensi all’acquisto, generano fiducia e producono più facilmente certi stati d’animo. Anche i colori delle case, così come quelli dei vestiti, hanno un impatto sulle persone che ne entrano in contatto. Ma siamo così abituati a essere circondati da colori che non è facile rendersi conto di cosa accada a livello profondo, dentro di noi, quando veniamo a contatto con loro.

Cosa sono effettivamente i colori? Il colore è luce, ovvero una radiazione elettromagnetica che possiede certe caratteristiche di lunghezza d’onda (variabile tra 380 e 760 nanomentri). I colori che percepiamo sono determinati dalla lunghezza d’onda della radiazione che l’oggetto riflette. È interessante notare come il 96% delle specie conosciute ha sviluppato degli occhi (ci sono almeno 11 tipologie diverse di occhi in natura), questo perché l’utilizzo della luce ha un vantaggio evolutivo: informazioni anche distanti possono essere recepite in pochissimo tempo (la luce viaggia alla velocità di trecentomila km al secondo) e si ha un’idea precisa di dove sono gli oggetti da cui i raggi luminosi sono stati riflessi (perché la luce viaggia dritta e non a zig zag o casualmente), oltre a darci informazioni sugli aspetti qualitativi della superficie di quegli oggetti (la luce che arriva ai nostri occhi è quella riflessa, con una specifica lucentezza e colore) e, soprattutto, informazioni emotive: possiamo stare al sicuro oppure no? Possiamo fidarci oppure no?

È interessante sapere che non solo l’occhio è implicato nella percezione del colore: le informazioni che arrivano a cascata a tutto il corpo (altre aree cerebrali, sistema endocrino, sistema nervoso simpatico – si veda l’articolo Un sistema molto… “simpatico”! – e parasimpatico, neuromuscolare ecc.): tutto il nostro organismo recepisce il colore e ciascuna parte reagisce nel modo che le è proprio.

Avere delle conoscenze sulle proprietà dei colori può essere molto interessante per tutti coloro che lavorano nella sicurezza. Considerando i millenni di evoluzione, infatti, l’essere umano è stato esposto alle stesse fonti di colore nelle stesse circostanze (il verde degli spazi aperti, il blu scuro della notte, il giallo della luce del sole, il rosso del sangue, …), per cui i colori parlano per tutti lo stesso linguaggio. Il colore risuona di emozioni e le emozioni risuonano nei colori, dagli albori della vita umana.

Pensiamo a uffici con pareti arancioni, forse potrebbero per un po’ stimolare l’attenzione, ma alla lunga genererebbero affaticamento. Allo stesso modo immaginiamoci l’effetto (devastante) che avrebbe una biblioteca o una sala d’attesa di pronto soccorso ospedaliero rossa. Osserviamo che gli ospedali hanno solitamente colori verde chiaro o azzurro, scuole e uffici hanno le pareti bianche o colori pastello, il bagnoschiuma che promette rilassamento ha solitamente la confezione blu, la scatola dei cereali per la colazione contiene spesso elementi di giallo, le copertine dei cd di musica metal sono contraddistinti dal nero al contrario di quelli di musica reggaeton che non lo utilizzano, i fiori da regalare all’innamorato/a sono rossi… Sono solo alcune esemplificazioni.  Ciascuno di noi può iniziare a diventare consapevole degli effetti del colore semplicemente ascoltando cosa accade dentro di sé.

Quali sono i colori che hanno a che fare maggiormente con la sicurezza?

Generalmente il blu e il verde. Mentre più ambigui sono il rosso, il grigio, il nero e il bianco. Nel prossimo numero descriverò più nel dettaglio cosa suscitano profondamente questi colori.

“Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima” sosteneva Wassily Kandinsky. Questo famoso artista di fine Ottocento viveva una particolare condizione neurologica definita sinestesia, dove udito e vista lavorano insieme (ovvero i colori sono concretamente suoni e viceversa la musica è sentita con l’udito e contemporaneamente vista come colore), aprendoci lo sguardo su un mondo di lunghezze d’onda che si intersecano e risuonano con il nostro stato psichico. Qui ci stiamo concentrando sui colori, ma potremmo al posto dei colori usare dei suoni o delle forme. Ciascuno di noi può sperimentare in prima persona tutto questo, per esempio, preferiamo in questo momento un cerchio o un triangolo? E quale colore tra il blu o il rosso? (Per i curiosi: il cerchio è sulla stessa lunghezza d’onda del blu e il triangolo del rosso; per Kandinsky, come di fatto per tutti gli studiosi del colore, il blu a livello psichico è la tranquillità, il rosso è la forza e la passione).

Nel prossimo appuntamento con la rubrica di Ben-Essere al lavoro si approfondirà ulteriormente il tema relativo ai colori della sicurezza.

Giulia Cavalli, psicologa psicoterapeuta, psicoanalista, è curatrice della rubrica Ben-Essere al lavoro, ed è parte del Comitato Scientifico di S News.

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