“Sino ad ora – sottolineano da Elmax – la videoverifica era associata a zone allarmabili: in caso di una zona allarmata, ad area inserita veniva inviato su Telegram un video clip del pre e post allarme. Ora è invece possibile associarla anche ad una zona appartenente ad aree disinserite a cui possono esser stati collegati sensori tecnologici, di fumo, allagamento, gas ed altro ancora. Così, per esempio, in caso di un evento di rilevazione di fuga di gas si può inviare un videoclip per capire cosa è successo prima della rilevazione”.
Inoltre, con l’introduzione delle zone virtuali a cui si possono riportare tutti gli eventi della centrale, come ad esempio lo stato aree, la mancanza rete elettrica, il codice falso, la chiave falsa, le attivazioni orarie programmate, eccetera, è possibile far scattare la videoverifica anche in corrispondenza di tali eventi.
“È possibile quindi inviare i video in corrispondenza dell’inserimento di un’area da una determinata tastiera, o dell’evento di chiave falsa da un inseritore, o ancora della mancanza di rete elettrica in corrispondenza di una telecamera che inquadra un quadro elettrico”, concludono da Elmax.